Le spore del Bacillus subtilis (cellule natto), ottenute dalla soia fermentata, permettono il conferimento di termo sensibilità e modifiche meccaniche nei materiali su cui vengono deposte in maniera totalmente biologica. Per cui si tratta di un prodotto totalmente biologico poiché tali spore sono semplicemente sospese in acqua.

Ma cosa sono le spore di Bacillus subtilis? Sono bioattuatori in grado di rispondere a stimoli esterni biomeccanicamente. Studi hanno dimostrato che l’igroscopicità e la biofluorescenza di cellule viventi possono essere integrati in vestiti bioibridi che rispondono a condizioni e stimoli esterni. Utilizzando il sistema di deposizione multilayer su un materiale inerte all’umidità si ottiene un elemento bioibrido in grado di reagire ad una serie di stimoli provenienti dal cambio delle condizioni iniziali di umidità e temperatura. La ricerca ha dimostrato che le spore dormienti di B. subtilis possono essere usate per piegare fogli sottili di substrato, questo è dovuto alla capacità di assorbire acqua da parte dello strato della corteccia. Come risultato si ha una alta densità energetica (10.6 MJ/m3) e facilità di stampa. Le spore dormienti possono sopravvivere mantenendo la proprietà idroscopica senza nutrienti per migliaia di anni.

Le ricerche si sono soffermate su tale bio-attuatore – cellule natto – proprio perché sono in grado di risponde a stimoli esterni biomeccanicamente, tale funzione solitamente è poco sfruttata in alcuni device che interagiscono con l’uomo. Le cellule natto possono essere deposte, con un sistema multiplayer, su tessuti, per cui in campo tessile si potrebbero ottenere capi di abbigliamento bio-ibridi in grado di rispondere a condizioni e stimoli esterni, modificando la struttura del tessuto per rispondere a cambiamenti di condizioni iniziali di umidità e temperatura.

La capacità contrattile che le cellule natto conferiscono al materiale è dovuta al layer presente sulla membrana esterna della spora di natura igroscopica. Da non sottovalutare il fatto che le spore dormienti possono sopravvivere mantenendo la proprietà idroscopica senza nutrienti per migliaia di anni. Quindi una volta deposte sul materiale, la contrazione non varia nel tempo e in base al numero di volte in cui è avvenuta la modifica strutturale del materiale, questo permette un’unica deposizione sul materiale che non deve essere ripresa nel tempo.