Una delle cose più belle che sta accadendo in questi giorni difficili, è la voglia di contribuire, nel proprio piccolo, a rendere questo momento più vivibile per tutti.
Questa è la storia di come il nostro artigiano digitale, Nicola Schiavone, ha deciso di collaborare alla battaglia contro il COVID-19 attraverso la stampa 3D di progetti open-source.
È bello sapere che quello che è stato appreso in un anno di percorso al Centro per l’Artigianato Digitale continua ad essere messo in pratica, anche per scopi nobili.
Leggetela tutta questa storia, farà bene al vostro animo.

Un grazie a Nicola per averci concesso un’intervista telefonica, durante cui ci ha spiegato com’è nata l’esigenza di mettersi a disposizione della collettività e in che modo sta portando avanti il progetto insieme a suo figlio quindicenne Flavio.

Nicola, com’è nata l’idea di mettere a servizio della collettività la tua conoscenza sulla fabbricazione digitale?

Nicola: Trascorrendo tanto tempo a casa, a causa della quarantena, ho deciso di dedicarmi con mio figlio Flavio alla realizzazione di mascherine e valvole che possano essere di aiuto alla collettività. I file di stampa open source li ho scaricati dal gruppo facebook Stampa 3D Italia. Voglio specificare che la mascherina non è a norma dal punto di vista sanitario ma può essere un valido aiuto, a differenza di tante mascherine che si vedono in giro, in quanto all’interno c’è, in ogni caso, un “filtro protettivo” costituito da 5 strati di salviettine disinfettanti asciutte. Ho utilizzato come materiale di stampa, solo ed esclusivamente PLA.

Quante mascherine hai stampato ad oggi e da quanto tempo ci stai lavorando?

Nicola: Ho effettuato tre stampe di prova. La prima, purtroppo, non è andata a buon fine in quanto la base dell’innesto del filtro non è stata stampata in modo ottimale. Ho dovuto apportare, infatti, una leggera modifica al file di stampa, che mi ha permesso di effettuare le altre due prove, con risultati soddisfacenti. Il tempo impiegato per ciascuna prova di stampa è di circa 5 ore e ci sto lavorando da una settimana ormai.

Per quanto riguarda la stampa della valvola Charlotte?

Nicola: Anche in questo caso ho effettuato una prova ma sono ancora in corso altre prove per arrivare alla realizzazione definitiva e ottimale. Per la stampa 3D, il tempo impiegato è di circa sei ore. Come saprai, la valvola si compone di due innesti: per uno, il tempo di realizzazione è di 4 ore e mezza e, per l’altro, è di circa un’ora e mezza. Anche in questo caso, il materiale utilizzato è solo ed esclusivamente PLA.

Penserai di distribuire le mascherine e le valvole?

Nicola: Le mascherine, non essendo certificate, preferirei lasciarle come prototipo per ulteriori sperimentazioni. Le valvole, invece, non essendo materiale sanitario ed esistendo una liberatoria, ho intenzione di distribuirle gratuitamente agli ospedali che ne dovessero aver bisogno.

Come portate avanti questo lavoro tu e Flavio?

Nicola: Flavio è un nativo digitale e sta portando avanti questo lavoro con entusiasmo, curiosità e voglia di migliorarsi. Lui, nello specifico, si sta occupando della modellazione tridimensionale, tramite software Rhinoceros, mentre io mi occupo della stampa e rifinitura finale. Devo dire che il percorso di formazione Atelier di Artigianato Digitale che ho seguito per un anno con la Medaarch al Centro per l’Artigianato Digitale mi è stato davvero molto utile e ho imparato davvero tanto, riuscendo a mettere in campo le conoscenze e competenze acquisite anche in un settore diverso dal mio. Io sono un appassionato di tecnologia e grazie a voi di Medaarch e CAD sono riuscito a realizzare il mio sogno di combinare oreficeria e innovazione.