Martina Pagano è una giovane sarta che nel 2017 dà vita a Intinta, un progetto di sartoria e tintura ecosostenibile. Una passione tramutata in lavoro! 

Martina è una ragazza curiosa, sempre in vena di sperimentare nuove tecniche e nuovi materiali, e questo l’ha spinta a partecipare al nostro percorso Atelier di Artigianato Digitale, per capire in che modo le nuove tecnologie possono affiancare la sua lavorazione sartoriale. Ha così partecipato alla call e ha vinto la borsa di studio assegnatale dalla Maker Faire Rome.

Scopriamo insieme la storia di Martina e i suoi obiettivi per il futuro!

Il mio percorso nella sartoria è partito nel 2017 con un corso di modellistica sartoriale, dopo gli studi accademici di scenografia e costume teatrale. Al termine di  questa formazione ho avuto la fortuna di conoscere Nella, una sarta davvero molto esperta da cui ho imparato e imparo ancora tanto. Da qui è nato Intinta,  un progetto di sartoria e tintura naturale. La parola richiama la tintura naturale del tessuto mediante l’immersione nel bagno di colore e, allo stesso tempo, i legami che si creano dall’accostamento di diversi tessuti e colori nel vestire quotidiano.

L’artigianato mi ha sempre affascinata e, in parte, la creazione manuale faceva già parte della mia formazione. La scintilla è stata  un’esperienza di tintura naturale fatta da piccola, che ha lasciato un ricordo tale da spingermi poi ad approfondire l’argomento insieme alla sartoria. Un esempio è la tintura derivante dal melograno.

La tecnologia è una grande risorsa che, se utilizzata in modo adeguato,  può diventare una valida alleata dell’artigianato. L’ausilio di strumenti tecnologici può aiutarci a sperimentare nuove forme sia nella progettazione che nella realizzazione, difficili da ottenere con metodi tradizionali. Grazie al percorso AAD, promosso dal Centro per l’Artigianato Digitale, intravedo l’opportunità di rafforzare il “carattere” del laboratorio, e ampliare la nostra capacità produttiva in qualità; mantenere un prodotto artigianale, ma che allo stesso tempo si presenti anche innovativo, e creare un innesto tra tradizione e tecnologia.

Il mio obiettivo è di riuscire a dare vita a una piccolissima collezione che riesca a sperimentare quanto detto poc’anzi. A livello personale, invece, spero di incrementare le mie competenze. Infine, ma non meno importante è la conoscenza e la condivisione degli spazi con altri artigiani, che spero favorisca la nascita di una “rete sinergica” tra makers, con la prospettiva di possibili collaborazioni.